Il nostro comunicato sui recenti fatti di Macerata.
A
 circa due settimane dal ritrovamento del cadavere di Pamela e dal folle
 gesto di Luca, sentiamo il bisogno di dire la nostra, come associazione
 GruCA, sui terribili fatti accaduti a Macerata. Abbiamo scelto di 
restare in silenzio, almeno fino alla manifestazione nazionale dello 
scorso sabato. L’abbiamo fatto per non alimentare il crescente clima 
d’odio osservato negli scorsi giorni e, soprattutto, per non cadere 
vittima delle schifose strumentalizzazioni politiche in atto a ridosso 
delle vicine elezioni amministrative. Vogliamo che il nostro silenzio 
non venga confuso con indifferenza. Non ci è indifferente quello che è 
successo. Ci ha anzi inorridito, disgustato, gettato a terra. Resta 
ferma la nostra condanna ad ogni forma di violenza, specie a quella 
sulle donne, così come ad ogni forma di intolleranza etnica, religiosa o
 sociale. Quello che è accaduto a Macerata ci ha sconvolti, tutti. Come 
singoli cittadini, come associazioni, come comunità, come territorio, 
come cittadinanza, come paese. Ma proprio da qui vogliamo ripartire, con
 ancora più impegno e coscienza, nel dare il nostro piccolo contributo 
alla creazione di una cittadinanza attiva, multiculturale, solidale e 
rispettosa dell’altro e dell’altra. Una cittadinanza che fa delle 
proprie differenze motivo di orgoglio e di ricchezza, e non, come 
qualcuno vorrebbe, fonte di timore e di odio. Riflettiamo e rifletteremo
 su come combattere ignoranza, intolleranza, violenza. E, soprattutto, 
di come farlo a livello di quartiere, di città, di territorio. Con il 
vostro aiuto e quello di tutti e di tutte.
  Inorriditi, ma non sconfitti.
 
Le ragazze e i ragazzi di GruCA.