Il cadere di Antigone: festa d'arte e di denuncia!


DOMENICA 22 FEBBRAIO
TEATRO DI VILLA POTENZA
H. 17.00/24.00

Il cadere di Antigone        

FESTA D’ARTE E DI DENUNCIA

Antigone si ribella a un provvedimento previsto dalla legge. Lo fa perché lo ritiene iniquo, inaccettabile, offensivo per la dignità della persona, lo fa perché crede più ai doveri  della coscienza che a quelli della Legge, lo fa perché ama senza calcoli, perché ha coraggio, perché non si può più sopportare di essere governati da chi è governato dalla seduzione del potere, da chi non ha visione, da chi è imprigionato in un ruolo dimenticando i suoi doveri.
Se Antigone nel dramma di Sofocle soccombe all’ineluttabilità della tragedia, il suo mito sopravvive, prolifica, diviene simbolo, dimostrando che la sua non è la storia di una caduta ma di un cadere, intendendo “il gesto di cadere come qualcosa che ha a che fare con una particolare esperienza della temporalità, che salda insieme il movimento in avanti dell’invocazione e quello terminale della deposizione” (S. Vizzardelli).

Dunque un rito che si rinnova costantemente. Un divenire. Una sospensione.

Difendendo Danilo Dolci in uno dei più duri  processi a suo carico, Piero Calamandrei, padre costituente, paragonò le sue azioni nonviolente a difesa dei diritti degli ‘ultimi’ al rifiuto di Antigone, che in onore delle tradizioni e dell’amore familiare decide di disubbidire all’editto regale e di seppellire il fratello morto, benché passato al nemico - dunque un atto di rottura ma allo stesso tempo di nobile democrazia, un atto di coscienza.

Il cadere di Antigone, il titolo di questa che vuole essere una festa d’arte e di denuncia,  è un omaggio a un’opera di Magdalo Mussio, genio troppo dimenticato, artista schivo e fondamentale, un poeta che ha adottato la nostra terra e a cui dedichiamo il senso ultimo di questa mobilitazione.

E’ importante dire che la festa nasce dalla vicinanza e dalla collaborazione di moltissimi artisti e cittadini, che supportano l’attività del Teatro Rebis e la protesta nata dalla paradossale assegnazione di uno spazio destinato all’attività teatrale a una squadra di pallavolo, invece che alla compagnia che lo gestiva autonomamente da 10 anni.

Una mobilitazione - non solo locale, ma di risonanza nazionale proprio perché emblematica di un malcostume culturale italiano - che ha lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza su quella che già circa 2500 persone, firmando  la petizione a sostegno dell’attività del Teatro Rebis, ritengono un’ingiustizia.

A questo link la sintesi dei fatti:
https://www.change.org/p/amministrazione-comunale-di-macerata-sostegno-all-attivita-del-teatro-rebis

II programma della giornata:

17.00/18.30  ‘Cantiere aperto’: condivisione di frammenti di lezione a cura di alcune delle associazioni che hanno lavorato, lavorano o sono vicine per sensibilità alla ricerca portata avanti nel Teatro di Villa Potenza negli ultimi 10 anni.

18.30/19.00    ‘A carte scoperte’: lettura pubblica degli atti concernenti l’assegnazione del Teatro di Villa Potenza.

19.00/20.00   ‘Artisti per Rebis’: esposizione d’arte e interventi liberi di artisti per la tutela e la valorizzazione delle competenze nel settore culturale. PRIMA PARTE

20.00/21.00   Pausa aperitivo/cena

21.00/24.00   ‘Artisti per Rebis’: esposizione d’arte e interventi liberi di artisti per la tutela e la valorizzazione delle competenze nel settore culturale. SECONDA PARTE

DURANTE LA SERATA VERRANNO RACCOLTI FONDI A SOSTEGNO DEL RICORSO AL TAR, PRESENTATO DAL TEATRO REBIS IN OPPOSIZIONE ALL’ESITO DELL’AVVISO COMUNALE.

TUTTA LA CITTADINANZA E’ INVITATA. INGRESSO LIBERO.

PER INFORMAZIONI E PER PROPOSTE DI INTERVENTO: teatrorebis.comunicazioni@gmail.com

TEATRO REBIS
Borgo Peranzoni 113
62100 Macerata
CONTATTI: 0733.493315 - 340 4666795
teatrorebis.comunicazioni@gmail.com
http://teatrorebis.wix.com/teatrorebis